Da anni Acea rende le notti romane un’esperienza indimenticabile sia per chi visita la Città Eterna sia per chi la vive tutti i giorni; anche nel 2017 è proseguito il piano di illuminazione artistica della Capitale per esaltare e valorizzare l’unicità di ogni monumento con un approccio sostenibile che prevede la sostituzione delle vecchie lampade con luci a led.
La bellezza è una responsabilità, occorre prendersene cura. Con la passione di un sarto che confeziona abiti su misura, Acea si occupa dell’illuminazione artistica della Capitale, evidenziando la maestosità dei suoi monumenti con impianti progettati e realizzati per esaltarne ogni singolo elemento .
La notte di Roma, con edifici, monumenti e fontane valorizzati da una illuminazione artistica a led di moderna concezione, è una notte di poesia.
Nel corso del 2017, la riprogettazione dell’illuminazione pubblica ha coinvolto piazza Navona, il Colle Palatino, la Piramide Cestia, Porta San Paolo e la Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio.
L’innovazione degli impianti di illuminazione artistica della Capitale esalta la bellezza di Roma e la rende più sostenibile: l’utilizzo della tecnologia a LED consente un notevole risparmio energetico.
L’illuminazione del Palatino: un intervento dal forte impatto visivo
Una notte magica per far risplendere un’emozione eterna: il 31 dicembre 2017, Roma ha festeggiato il Capodanno con lo splendore dell’area archeologica del Palatino nuovamente illuminata dopo 13 anni.
Il nuovo impianto di illuminazione artistica, donato da Acea alla città, ha carattere permanente e permetterà a chiunque di una vista mozzafiato su un sito di straordinaria bellezza e valore storico.
L’intero fronte del Palatino affacciato sul circo Massimo e tutti gli edifici archeologici interni sono stati valorizzati dall’installazione di 98 punti luci dalle diverse temperature di colore, al fine di esaltare – anche la notte – la reale resa cromatica dei materiali compositivi.
La nuova illuminazione del Palatino ha un importante impatto scenografico, visivo e attraverso l'utilizzo di tecnologia led garantisce un risparmio energetico pari al 70% rispetto al precedente impianto
Unitamente al forte impatto visivo ed emotivo, l’ammodernamento e il ripristino dell’illuminazione della Domus Severiana, dello Stadium, della Domus Augustana, della Domus Flavia e del Pedagogium hanno centrato un altro obiettivo: l’utilizzo di apparecchiature LED di ultima generazione che consentono un risparmio energetico del 70% rispetto all’impianto precedente.
Piazza Navona: la luce evidenzia i particolari
Dare luce a uno spazio significa scrivere l’esperienza di chi lo visiterà. L’interventodi illuminazione artistica pensato insieme al Comune di Roma per piazza Navona sottolinea – grazie alle diverse tonalità di luce scelte - la complessità e la ricchezza architettonica del luogo, senza trascurare il miglioramento funzionale dell’illuminazione esistente.
Sono stati modificati e aggiornati gli impianti di illuminazione dedicati alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, alla chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore (attualmente in fase di restauro), alla fontana dei Fiumi, con l’obelisco, alla fontana del Nettuno e alla fontana del Moro.
“L’architettura è nulla senza la luce.”
Le Corbusier
In particolare, i contrasti di colore creati nell’illuminazione della fontana dei Fiumi evidenziano i diversi materiali che danno vita al monumento.
Piramide Cestia e Porta San Paolo: l’importanza del contesto
L’illuminazione della Piramide Cestia è stata ammodernata e ottimizzata con un intervento che garantisce consumi quasi dimezzati.
Luci nuove – ridisegnando l’impianto d’illuminazione precedente - anche per la Piramide Cestia e Porta San Paolo, con un progetto proposto e realizzato da Acea in accordo con MIBACT e il Comune di Roma.
Alta oltre 36 metri e con una base quadrata di circa 30 metri per lato, la Piramide Cestia è stata illuminata con un suggestivo sistema a barre a LED con temperature di colore diverse per ottenere una resa uniforme sull’intero monumento. Per garantire una perfetta leggibilità delle due epigrafi poste sulla Piramide si è utilizzato un sistema di illuminazione a radenza. La potenza totale installata è di 1480 W a fronte dei 3600 W del precedente impianto.
Per una corretta contestualizzazione dell’area monumentale, anche l’illuminazione della Porta San Paolo, ubicata vicino alla Piramide Cestia, è stata ammodernata utilizzando tecnologia a LED,. Le Torri, la Porta d’ingresso e l’area interna sono state illuminate con diverse temperature di colore, secondo i materiali dell’architettura.
Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio: ricami di luce
Piazza Venezia è un luogo ricco di storia e suggestioni, immancabile in ogni itinerario romano. Acea, in accordo con il MIBACT e il Comune di Roma, ha lì realizzato l’illuminazione della Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio.
L’intervento ha previsto l’illuminazione della Facciata, del Portico e della Loggia superiore. La Basilica, la cui prima edificazione risale al 336 d.C., ha subìto diversi rifacimenti fino all‘epoca barocca, e presenta differenti stili architettonici. Tanta ricchezza è ora valorizzata da un impianto che conta 16 proiettori e sfrutta anche la luce riflessa per evidenziare le molte particolarità del monumento.
Dalla passione per la bellezza nascono interventi mirati: tutti devono poter godere della ricchezza culturale di Roma. Anche di notte.
Il bassorilievo di San Marco nella formella che sormonta il portale di ingresso, per esempio, è illuminato da due apparecchi posti diagonalmente rispetto al rilievo, per evitare l’appiattimento delle figure. Per la Loggia superiore, di epoca rinascimentale, sono stati evidenziati la cornice pittorica che la circonda e il soffitto con travature di legno, tramite quattro apparecchi illuminanti e due ulteriori sono stati rivolti verso il piano di calpestio, dove vengono spesso collocati reperti museali.